Mercoledì 12 dicembre, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare di Palazzo Ducale di terrà la tavola rotonda sulla figura di fratel Giuseppe Argese, Missionario della Consolata.
Lo scorso 5 novembre ricorrevano 75 anni della presenza del Missionari della Consolata a Martina, insediatisi nel lontano 1943, quando fondarono un piccolo oratorio presso la chiesa di san Francesco di Assisi che fu loro affidata dall’arcivescovo di Taranto mons. Ferdinando Bernardi (1874-1961). Tra i missionari protagonisti dell’inizio della missione a Martina ci fu padre Mario Monegat (1909-1967), ricordato ancora oggi dalla comunità di Martina per le sue molteplici iniziative a favore dei ragazzi per i quali creò opportunità ed iniziative educative e formative.
La loro presenza è stata un grande punto di riferimento nella città per la capacità di progetti di comunità e per l’attenzione portata in città sui grandi problemi del mondo, facendo maturare nel tempo una diffusa coscienza sulle questioni dei paesi in via di sviluppo.
A questo ordine religioso apparteneva Fratel Giuseppe Argese, nato a Martina Franca il 1932 e morto in Kenya lo 20 settembre 2018 a Maua .
Egli conobbe i missionari Consolata a Martina presso la parrocchia di san Francesco di Assisi e vi entrò a far parte come fratello laico nel 1953 e nel 1957 partì per il Kenya,dove si impegnò subito nella costruzione di Chiese ed opere pubbliche.
Nel 1959 diede inizio alla sua maggiore attività: la pianificazione e la costruzione di numerose opere di ingegneria idraulica riguardanti la raccolta e la distribuzione dell’acqua, che ora viene distribuita a centinaia di migliaia di persone. In particolare, l’acquedotto di Tuuru, un’opera d’ingegneria idraulica che non cessa di stupire: una rete di oltre 250 km di condutture, decine di cisterne e migliaia di punti di distribuzione.
Ogni giorno vengono distribuiti quasi 4 milioni di litri d’acqua a oltre 250 mila persone, più di 40 mila capi di bestiame, 20 mila pecore e capre. E il progetto continua, per rispondere alle necessità della gente nelle zone più remote.
L’importanza e la qualità del lavoro svolto in 60 anni da Fratel Argese è stata riconosciuta dalle più alte istituzioni mondiali.
Il 15 giugno 1999 Fratel Giuseppe Argese è stato insignito del prestigioso riconoscimento “Path to Peace”, consegnatogli presso il Quartiere Generale delle Nazioni Unite a New York, uno dei più alti riconoscimenti per il contributo allo sviluppo della pace a livello internazionale.
Chi riceve questo premio ha l’onore di essere definito “Servitor Pacis”.
E’ stato anche insignito del titolo di «Cavaliere al merito della Repubblica Italiana” del titolo di “Patriae Decus” dalla città di Martina Franca nel 1998.
