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Cerimonia dei Ceri, il Discorso del Sindaco

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amministrazione
06.07.2019

Giunga il mio personale benvenuto, e quello della città di Martina Franca, al Vescovo di Tarbes e Lourdes, Nicolas Brouwet, con noi per partecipare  alle celebrazioni in occasione dei festeggiamenti dei santi patroni.

Rivolgo un caloroso saluto al Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Taranto, Monsignor Alessandro Greco e chiedo a lui di portare il saluto della città all’Arcivescovo Metropolita di Taranto, Monsignor Filippo Santoro, oggi non presente per un  impegno di alto significato ma sempre vicino alla comunità martinese. E’ ancora viva la sua vicinanza manifestata nei mesi scorsi in occasione della sua visita pastorale nel nostro comune.

 

Saluto con grande amicizia, i sacerdoti della città, le autorità civili e militari.

 

Sono sicuro di interpretare i sentimenti dell’intera città nel salutare con affetto e sincera amicizia e rendere omaggio a Monsignor don Franco Semeraro.

All’indomani dell’annuncio della conclusione della lunga e feconda esperienza che ti ha visto protagonista della vita pastorale e culturale della nostra città ti vogliamo esprimere il nostro semplice e forte grazie.

Ti siamo molto grati per la tua costante attenzione per i cittadini del centro storico e non solo ma anche per il contributo instancabile al dibattito culturale e alla crescita civile della città: grazie per il tuo impegno per il recupero e il restauro della Basilica di san Martino. Quando prendesti possesso nel 1993 dell’allora Collegiata, il bellissimo altare del Cappellone era in dissesto con il distacco di marmi.  Non solo hai organizzato il restauro dell’intera Collegiata ma hai lavorato soprattutto per rendere la Basilica uno dei monumenti più visitati della Puglia, prima Basilica minore con il titolo insignito da San Giovanni Paolo II il 22 aprile 1998 e, poi, nel 2000 con la dichiarazione dell’Unesco della Basilica in Monumento Messaggero di una cultura di pace.

Una Basilica aperta e sempre disponibile ad accogliere iniziative spirituali e culturali di alto profilo, ad iniziare da quelle ospitate per l’Anno martiniano con personalità di primo piano del mondo cattolico; un luogo sempre in  dialogo con la diocesi di Tours, di cui fu vescovo san Martino, un rapporto proficuo testimoniato dalla presenza, più volte a Martina, dell’arcivescovo di Tours, Monsignor Aubertin. 

Hai voluto introdurre una nuova cerimonia per la festa di san Martino, con l’offerta dell’olio per la lampada coinvolgendo, di volta in volta, diverse istituzioni e associazioni della nostra Comunità.

In modo particolare abbiamo apprezzato il ritorno alle radici del cristianesimo in Terra Santa e la presenza qui, in diverse occasioni, in San Martino di Mons. Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme e Gran Priore del Gran Magistero dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Hai promosso l’istituzione dell’Ordine del Santo sepolcro. Accolto il Giubileo della Misericordia del 2015, celebrato per la prima volta nella nostra Basilica.

Hai dato un grande contributo culturale per la conservazione della Memoria della storia della Basilica, con le diverse ricorrenze dai 250 anni, nel 2013, dalla sua erezione ai 500 anni della pregevole statua del patrono ad opera di Stefano da Putignano nel 2018.

Con il restauro e la  valorizzazione degli argenti settecenteschi  di Andrea  De Blasio, a partire dalle statue dei Santi patroni Martino e Comasia. 

Con la raccolta e catalogazione della  documentazione storica e storiografica dei tesori della Basilica da quelli più appariscenti agli angoli più nascosti  da te fotografati e racchiusi nei Quaderni della Basilica.

Con la sistemazione del prezioso archivio storico in un apposito spazio progettato e attrezzato, fonte ormai indispensabile per gli studi non solo sulla Basilica ma dell’intera Comunità, unitamente alla Biblioteca della Basilica intitolata al compianto arcivescovo di Brindisi mons. Nicola Margiotta.

Hai curato il recupero di Palazzo Stabile e la sua trasformazione nel Museo della Basilica  per far conoscere i tesori della Basilica e le opere d’arte in essa conservate e il restauro del Palazzo Ruggieri.

 

Hai guardato al sociale anche con la  realizzazione dell’ “Emporium solidale” in Via Cavour per sostenere ed accogliere coloro che incorrono in situazione di fabbisogno alimentare.

Hai aperto la Basilica al  Festival della Valle d’Itria per i Concerti dello Spirito, e al dibattito culturale con Umanesimo della Pietra,  alla Biennale delle Memorie per diverse iniziative, alle scuole della città, sempre pronte a valorizzare la Basilica del santo patrono come luogo simbolo della Comunità di Martina. 

Per tutto questo e per molto altro noi ti diciamo semplicemente grazie. So che continuerai a vivere la nostra città e che continueremo a camminare insieme.

A Don Peppino Montanaro che subentrerà l’augurio di un buon lavoro altrettanto facondo.

 

Quest’anno si è unito a noi per la prima volta in questa cerimonia il nuovo Comandante dell’Aeronautica Militare, Colonnello Antonio Pellegrino, che saluto. In questi primi mesi di attività ha subito dimostrato la   volontà di sviluppare ulteriormente il proficuo rapporto consolidato in sessant’anni di presenza dell’arma nella nostra città. Nei prossimi giorni avremo una visibile dimostrazione di questa presenza   lungo le strade del nostro centro storico.

 

Saluto con riconoscenza il Presidente Luciano Violante, “amico” della nostra città e promotore qui a Martina di lodevoli iniziative culturali come “La Biennale delle Memorie” della quale abbiamo tutti apprezzato una partecipata anteprima nelle scorse settimane, e Franco Punzi, Presidente del Festival della Valle d’Itria che anche quest’anno ha ricevuto l’Alto Patronato da parte del Presidente della Repubblica. Questo riconoscimento onora l’incessante e appassionato lavoro svolto che ha meritato i prestigiosi traguardi di miglior festival dell’opera indicato a rappresentare l’Italia nel contesto internazionale del London Opera Awards e ancora come sede accreditata di altissima formazione di belcanto. Caro Franco in questo luogo la città ti rinnova l’abbraccio affettuoso anche per non aver fatto mancare il tuo impegno in una fase difficile della tua vita.

 

Saluto il comitato della festa patronale e le associazioni di volontariato   presenti.

 

Saluto con gioia i concittadini che, come ogni anno, partecipano numerosi alla Cerimonia dei Ceri.  Cerimonia  che rinnova la devozione del popolo martinese verso i Santi Patroni, Martino e Comasia.

 

Sono tra i banchi della nostra meravigliosa Basilica, la Giunta comunale e i Consiglieri Comunali. Vi ringrazio per l’impegno quotidiano e per il lavoro che svolgete per rendere Martina una città moderna e di qualità.

 

Santo di carità e condivisione, Martino, avrebbe avuto oggi difficoltà a capire le paure che agitano le società occidentali.  Egli non avrebbe esitato a indicarci la strada dell’accoglienza e della mano tesa verso chi fugge dalla miseria e dalle guerre.

E se la nostra festa ha un senso questo dobbiamo cercarlo proprio nel messaggio forte e attuale della condivisione del mantello col povero.

 

All’indomani di una terribile guerra che aveva occultato le sue ragioni economiche dietro la caccia agli ebrei e dietro la sottomissione degli africani, i nostri padri ci hanno indicato con la  Costituzione i valori che devono ispirare il progresso civile e la convivenza nella nostra comunità  nazionale e tra i popoli.

 

La Carta Costituzionale e la  Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottate più di  settant’anni fa, siano la nostra guida, ci ispirino nelle azioni quotidiane e ci ricordino sempre che tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti e che dobbiamo agire gli uni nei confronti degli altri in spirito di fratellanza.

Tutti dobbiamo sentirci impegnati a promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà.

 

Abbiamo degli obblighi costituzionali ma soprattutto morali. A nessuno dovrebbe essere consentito di praticare una ipocrita doppia morale: non si possono volgere gli occhi al cielo per contemplare i santi Martino e Comasia se non si è capaci di guardare con misericordia a quegli uomini che affrontano in terra ogni pericolo pur di salvare se stessi e le proprie famiglie.

 

I valori portati dall’insegnamento del santo patrono li ritroviamo negli articoli fondamentali della nostra Costituzione.

 

Per questo in un periodo di tanta incertezza come quello attuale i riferimenti morali cui tanti di noi guardano con fiducia sono sicuramente Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Seguendo il loro insegnamento il Consiglio Comunale ha espresso l’indirizzo ai nostri Uffici affinché intervengano senza guardare il colore della pelle o la nazionalità o il paese di provenienza e prima degli accertamenti di legge.

La nostra è la città che celebra il Santo che ha diviso il suo mantello per aiutare il povero e, sul suo esempio, non possiamo voltarci dall’altra parte di fronte ai bisogni delle persone più fragili, ma dobbiamo sempre preservare la dignità dell’essere umano, di tutti gli esseri umani.

Purtroppo dobbiamo registrare il progressivo smantellamento della positiva esperienza condotta dal progetto di integrazione Sprar nella nostra città. Esperienza che nel recente passato è stata indicata come una delle migliori pratiche sul livello nazionale.

Tutti ricordiamo i momenti di condivisione e preghiera vissuti in basilica o sul suo sagrato con i rifugiati.

 

Recentemente Papa Francesco ci ha ricordato che “la grandezza di qualsiasi Nazione si rivela nella cura che essa dedica realmente ai più deboli della società: le donne, i bambini, gli anziani, i malati, i disabili, le minoranze, affinché nessun gruppo sociale e nessuna persona rimanga esclusa o lasciata ai margini”.

Animato da questo spirito di solidarietà, il Consiglio Comunale destina annualmente una parte consistente del bilancio comunale per sostenere servizi in favore dei nostri concittadini più bisognosi, in particolare anziani e bambini.

 

In questa direzione va anche  il “Dopo di Noi” che abbiamo inaugurato nel quartiere Carmine qualche settimana fa: una comunità socio-riabilitativa che ospiterà i disabili adulti che perdono l’affetto dei loro cari quando non ci sono più.

 

E’questo l’impegno delle nostre Politiche Sociali, con servizi che si stanno rinnovando per rispondere a nuove esigenze.

Lo scorso anno richiamavo nel corso di questa cerimonia la piaga sociale costituita dal gioco d’azzardo patologico.

Il Consiglio Comunale ha adottato un Regolamento volto alla prevenzione della Ludopatia con l’obiettivo di contrastare ogni forma di gioco d’azzardo che peggiora la qualità della vita del singolo cittadino e della Comunità tutta.

Allo stesso modo dobbiamo prestare la massima attenzione a fenomeni di bullismo e prevaricazione, spesso accompagnati da uso di alcool e stupefacenti. Questi fenomeni vanno combattuti da tutte le istituzioni preposte. Vanno anche controllate le chiassose concentrazioni di persone che in modo irrispettoso prevaricano il diritto al riposo in modo particolare nel centro storico.

 

Non abbiamo, inoltre, trascurato le problematiche crescenti legate alla genitorialità. Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo approvato, all’unanimità, un ordine del giorno che ci impegna a dare vita ad una serie di iniziative a favore delle famiglie con figli affetti dalla sindrome dello spettro autistico.  Con la Comunità tutta dobbiamo individuare forme di agevolazioni possibili per rendere la vita quotidiana dei ragazzi e degli adulti speciali priva di ogni forma di discriminazione e di impedimento allo svolgimento delle attività di crescita ed integrazione sociale.

 

Reverendi Monsignori, cari concittadini

 

la nostra città vive con molta attenzione la questione legata agli stabilimenti ex Ilva, ora Arcellor Mittal. Le sorti produttive della città capoluogo ci riguardano da vicino e per questo viviamo con apprensione la perdurante situazione di incertezza che un confronto non dialogante e muscolare non aiuta a diradare.

Le nostre comunità chiedono che si continui a negoziare per evitare una dannosa interruzione del processo di ambientalizzazione della fabbrica e la cassa integrazione per quasi 1.400 operai, molti dei quali nostri concittadini. Ci auguriamo fortemente che si trovi un accordo con lo Stato sulla risoluzione dei temi ambientali e che la nuova azienda punti ad un modello di sviluppo che come ha dichiarato Monsignor Santoro nel corso dell’Assemblea generale organizzata a Taranto da Federmeccanica e Confindustria finalmente “ponga al centro non la massimizzazione dei profitti, ma il bene e la dignità delle persone, la difesa della salute e la cura della casa comune”,

Il rispetto e la cura dell’ambiente è un tema che ci sta molto a cuore.

 

Nei giorni appena trascorsi migliaia di famiglie della nostra città sono state coinvolte nei saggi finali delle scuole, delle attività sportive, di ginnastica artistica e di balletto classico e moderno.  Mi ha sorpreso positivamente che quasi tutte le coreografie siano state ideate intorno ai temi dell’ambiente e della sua tutela.

Un grande momento educativo per i nostri giovani e di sensibilizzazione che dai giovani e giovanissimi sale verso i loro genitori e fratelli più grandi.

Il messaggio più forte di questa straordinaria convergenza lo possiamo trovare in una frase di Seneca che ha concluso uno dei tanti saggi finali. Egli diceva “Anche se il timore avrà più argomenti scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.”

 

Raccogliamo l’invito dei nostri giovani e scegliamo la speranza girando le spalle ai chi quotidianamente semina dubbi, divisione e rancore e spesso anche  odio.

 

Martina sui temi ambientali sta facendo la sua parte e sta rispondendo positivamente all’appello delle giovani generazioni.

Grazie al contributo fattivo della maggior parte dei nostri cittadini il nuovo servizio dei rifiuti, ormai a regime, inizia a dare buoni risultati: nel 2018 abbiamo raggiunto il 75% di raccolta differenziata, cifra al disopra dei parametri europei.

Ma la vera sfida del futuro è la riduzione dei rifiuti, in modo particolare della plastica. Il Consiglio comunale, sensibile a questo tema, ha deliberato “Martina Plastic Free”, cioè libera dalla plastica, con l’obiettivo di intervenire con specifiche misure volte all'eliminazione della plastica dagli edifici comunali e dalle Scuole e di promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema della riduzione dei rifiuti e del riuso.

Importante, a tal proposito, è stato il supporto e lo stimolo delle associazioni ambientaliste e dei movimenti studenteschi, impegnati, oggi più che mai, a difesa del nostro Pianeta. Per il lavoro che ci aspetta nel futuro non possiamo immaginare un percorso così ambizioso senza il loro fondamentale contributo e quello di tutti i cittadini che amano e rispettano l'ambiente e che, sono certo, saranno al nostro fianco.

Mi duole evidenziare, però, che non sono sporadici gli abbandoni di rifiuti particolarmente nel nostro agro. Alcuni punti della nostra campagna vengono sporcati da cittadini poco sensibili alla cura dell’ambiente che, in maniera indiscriminata, scaricano i propri rifiuti deturpando il nostro patrimonio naturale. Molti di questi abbandoni sono frutto dell’economia sommersa che va combattuta dalle istituzioni preposte. Ma non stiamo fermi, abbiamo intensificato i controlli e posizionato delle fototrappole in diversi punti dell’agro. Grazie all’impegno del Nucleo di Vigilanza Edile ed Ambientale del Comando Polizia Locale e degli Ispettori Ambientali abbiamo emesso oltre 300 sanzioni nel 2019. E siamo ancora a luglio.

 

Solo se la nostra città sarà pulita e bella continueremo ad attrarre tanti turisti. Nel 2018 l’incremento dei flussi turistici è stato pari al  21,88%. Un risultato di cui andiamo fieri ma che puntiamo a far crescere anche con una programmazione di eventi di qualità volti a creare momenti di socializzazione e a contribuire allo sviluppo delle attività commerciali cittadine.

Le iniziative, inoltre, sono programmate nel rispetto delle disposizioni del “Protocollo d’Intesa Valle d’Itria” sottoscritto con i Comuni di Locorotondo, Cisternino, Alberobello, Ostuni e Ceglie Messapica: abbiamo una idea di sviluppo che funziona solo se facciamo comunità.

 

Ma l’impegno per l’ambiente, meno visibile, ma che guarda molto al futuro della città, è stato rivolto alla soluzione degli scarichi dei reflui per ora in valle d’Itria con il completamento delle trincee drenanti ben inserite nel contesto paesaggistico smentendo le innumerevoli cassandre di sventura.

Abbiamo ottenuto ed è prossimo all’apertura il cantiere per l’ammodernamento del depuratore che consentirà il recupero e la distribuzione in agricoltura dell’acqua sanificata. Anche la distribuzione è stata finanziata ed è incorso la sua progettazione.

 

Le città europee del futuro saranno le città ecosostenibili. Su queste città virtuose si dirigeranno gli investimenti europei. E qui voglio augurarmi che le rinnovate istituzioni europee abbiano capito di essere scampate a un pericolo di dissoluzione e lavorino senza risparmio di energie per una nuova Europa dei Popoli come i nostri padri fondatori, costretti  a Ventotene, indicarono 75 anni fa.

 

I numerosi cantieri aperti in città e nell’agro ci forniscono un quadro delle iniziative in corso che rispondono a una esigenza di modernità e vanno nella direzione della città ecosostenibile del futuro che vogliamo essere. Altrettanti sono in procinto di essere assegnati ed eseguiti.

 

Oltre alla qualità dell’ambiente, di cui ho già detto, i cantieri sono indirizzati a migliorare l’accessibilità e la sicurezza delle strade, a creare i luoghi destinati all’accoglienza dei turisti e visitatori e di chi vuole investire sul nostro territorio.

Con la Regione e le Ferrovie dello Stato, anche grazie all’incessante lavoro svolto insieme al Consigliere Regionale Pentassuglia, che saluto, dopo oltre un secolo cambierà il trasporto pubblico dei treni che sarà più rapido e soprattutto senza inquinamento da idrocarburi.

La modernità dei trasporti, la messa in sicurezza dei luoghi in dissesto idrogeologico, una nuova idea della mobilità cittadina, l’uso delle nuove tecnologie per avvicinare e facilitare il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione e tra di loro sono le piattaforme reali di lavoro che vogliamo portare avanti con il contributo dei cittadini

 

Siamo impegnati a presentare ai numerosi turisti e visitatori una città accogliente decorosa e sicura. In primavera abbiamo sistemato diversi marciapiedi cittadini, in questi giorni stiamo realizzando il nuovo manto stradale intorno al centro storico e sistemando Piazza Marconi, l’area antistante la scuola.

 

Cari concittadini,

dobbiamo avere tutti un po’ di pazienza e sopportare i piccoli disagi quotidiani che questi interventi stanno creando. Accanto alla manutenzione ordinaria, stiamo realizzando le importanti opere, basta passeggiare per le vie cittadine per accorgersi dei tantissimi cantieri aperti.

 

E continuiamo a pensare al futuro immaginando la città del domani.

E’ l’ambizioso progetto del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, un cammino per ottimizzare e ripensare la mobilità urbana andando verso forme di trasporto ecologiche e sostenibili dal punto di vista economico e sociale.

Mobilità dolce vuol dire rilancio del trasporto pubblico locale a basse emissioni che ci impegniamo ad ammodernare e incentivare, utilizzando tutte le possibilità che ci sono consentite.

Andiamo verso una minore dipendenza dall’uso dell’auto per gli spostamenti a breve distanza e l’aumento dell’utilizzo di servizi collettivi.

Biciplan, ovvero piste ciclabili, Go Smart City, Zona a Traffico Limitato, Pedibus, sono tutti progetti in corso di attuazione per rendere Martina, con il tempo, un esempio di sostenibilità ambientale.

Si tratta di un sistema organico di interventi, legati tra di loro che, entrati a regime, porteranno benefici alla qualità della via di tutta la comunità.

 

Stiamo anche lavorando sui sistemi informatizzati dei flussi veicolari verso i parcheggi che garantiscano in tempo reale il dato dei posti disponibili.

Un’altra importante sfida del futuro, infatti, sono i dati e le informazioni in tempo reale. Sul nostro sito istituzionale sono disponibili i dati aperti che possono essere accessibili e condivisi da tutti. Abbiamo pubblicato, in pochi mesi in formato aperto, pratiche edilizie, percentuale mensile di raccolta differenziata, cantieri aperti, i menù della mensa scolastica.

Stiamo cercando, con tutte le difficoltà legate alla scarsità del personale, di rendere la Pubblica Amministrazione quanto più digitale possibile per accorciare la distanza fra cittadini e imprese da una parte e l’Ente pubblico dall’altra, attraverso servizi veloci, semplici e innovativi.

Evidenzio che da qualche mese è attivo il canale “Polizia Locale Martina Franca” su Telegram. Con questo semplice sistema di comunicazione, arrivano ai cittadini informazioni di pubblico interesse, in tempo reale e gratuitamente.  Uno strumento che diventa ancora più utile in fasi di emergenza.

 

Illustri ospiti,

continua la nostra collaborazione con le aziende tessili della città.  La formazione di qualità è uno dei cardini di sviluppo delle imprese. Per questo è forte l’impegno per veder nascere l’Istituto Tecnico Superiore di Scienze e Tecnologie della Moda.  Una sfida per realizzare una scuola di specializzazione di eccellenza da offrire a giovani che, dopo il diploma, possano ricevere un percorso di alta professionalizzazione da spendere adeguatamente sui mercati.

Insieme agli operatori commerciali è nata Martina Shopping District.  Un’attività di marketing territoriale per promuovere al meglio le attività commerciali che, facendo rete, stanno ottenendo importanti risultati. Il gioco di squadra è stato premiato con l’ottenimento da parte del Distretto Unico del Commercio di un importante finanziamento regionale, che porterà interventi di arredo urbano, sistemi di videosorveglianza, attività di promozione e marketing, valorizzando il commercio e migliorando la qualità e la fruibilità degli spazi pubblici. Un plauso ai commercianti anche per la collaborazione in occasione della Mostra “Andy Warhol – l’alchimista degli anni sessanta” allestita a Palazzo Ducale.

 

Mentre ci avviciniamo all’apertura del 45^ festival della valle d’Itria mi piace richiamare il grande valore dell’intesa raggiunta per progettare insieme alla Curia Arcivescovile e alla fondazione Paolo Grassi ognuno per la propria parte un auditorium della musica e il risanamento del Convento di San Francesco da Paola. Una convergenza che esalta la volontà di cooperare per la salvaguardia dei beni culturali ma anche di dotare la città di un contenitore culturale adeguato alla sua capacità di produrre cultura. Rinnovo il ringraziamento al nostro Vescovo, al presidente Punzi, al Consiglio Comunale che ha votato il protocollo e al professor Scialpi che ha lavorato per questo risultato.

 

Con questi pensieri termino, vi ringrazio per l’accoglienza e per l’ascolto e rinnovo l’augurio di una buona festa  agli ospiti e ai cari concittadini nel segno dello sguardo vigile  dei Santi Patroni Martino e Comasia.

 

Buona festa.

 

 

 

 

 

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